Prendere un cane

Cosa sapere prima di decidere di prendere un cane

La proprietà  consapevole di un cane: è una cosa seria!

Molti di noi prendono un cane lasciandosi trasportare dall'entusiasmo, poi alle prime difficoltà  il nuovo 'giocattolo' ci indispone. Il nostro amico a quattro zampe richiede tante attenzioni: ci tocca accudirlo, nutrirlo, educarlo, curarlo. Sebbene un buon padrone faccia tutto questo con premura e disinteresse, non basta per instaurare un rapporto corretto. Con i cani la sola buona volontà  non è sufficiente, occorre osservare regole precise. Così facendo si diventa Proprietari Consapevoli, con l'effetto di conseguire due importanti risultati: allevare il cane in maniera ottimale e limitare il fenomeno dell'abbandono.

Con la proprietà  consapevole, il randagismo sarà  solo un ricordo!
Il randagismo è una piaga sociale che comporta problemi agli animali e agli uomini. I cani randagi soffrono per un'esistenza fatta di stenti; i cittadini sono allarmati dalla presenza dei cani vaganti e temono per la propria incolumità : la spesa pubblica, con cui si tenta di controllare il fenomeno, cresce sempre di più. Inoltre i cani incustoditi e inselvatichiti, quando si trovano in campagna, disturbano e predano la fauna selvatica e domestica.

Adottare e acquistare un cane: per una scelta consapevole!

Prima ancora di introdurre un cane nel proprio nucleo familiare, ci si deve documentare sulle caratteristiche, attitudini e necessità  del cane prescelto.

In caso di adozione presso un canile: cercare l'animale che per indole e carattere è più vicino ai nostri fabbisogni, ricordando che un cane adulto ben educato e socializzato potrà  essere più facilmente gestito, soprattutto da chi è alla prima esperienza.

In caso di acquisto di un cucciolo: accertarsi della serietà  del venditore, delle condizioni di vendita (presenza di un contratto scritto e controfirmato), delle condizioni in cui sono tenuti gli animali, della presenza di una regolare documentazione di scorta (libretto sanitario e passaporto) e recarsi entro una settimana dall'acquisto presso il proprio veterinario di fiducia per una "visita di compravendita".

L' età  migliore per l'adozione di un cucciolo è tra i 60-90 giorni, periodo in cui la socializzazione primaria e l'imprinting materno è già  a buon punto.

Se il cucciolo è stato allevato nel migliore dei modi, cioè ha goduto di un corretto rapporto con l'uomo e con altri animali e di una sana educazione da parte della propria madre o di chi l'accudiva, questo sarà  garanzia di un sano sviluppo fisico e psico-comportamentale.

Anagrafe canina: microchip e carta d'identità  obbligatoria

Con il microchip*, e di conseguenza con l'iscrizione all'anagrafe canina, è possibile identificare il cane, risalire al proprietario e ricondurlo a casa quando si perde. Il microchip consiste in un microprocessore di silicio, della grandezza di un chicco di riso, in materiale biocompatibile che non provoca reazioni infiammatorie di rigetto. L'applicazione del microchip, obbligatoria per legge, è semplice e sicura.

Si tratta di praticare un'iniezione sottocutanea posteriormente all'orecchio sinistro, non è necessaria alcuna sedazione farmacologica. L'applicazione del microchip è gratuita presso gli Uffici veterinari delle AUSL: è consigliabile la prenotazione telefonica servendosi dei recapiti indicati. La stessa prestazione è a pagamento presso gli ambulatori veterinari. Per i proprietari trasgressori la sanzione è di Euro 77,47

*Il microchip è il microprocessore contenuto all'interno della capsula biocompatibile che va inoculata nel sottocute, tale capsula prende il nome di "transponder': Nel linguaggio comune però si parla sempre di microchip, o addirittura di chip.

Ho smarrito il cane: ora che faccio?

  • Se il cane è dotato di microchip, entro 5 giorni si deve denunciare il suo smarrimento alla ASL - Ufficio Sanità  Animale. E' prevista una sanzione per i trasgressori.
  • Segnalare alla AUSL lo smarrimento di un cane anche se privo di microchip: potrebbe essere stato catturato come cane vagante e ricoverato presso il canile sanitario.
  • Disporre locandine per un raggio di molti chilometri intorno al luogo dove e stato perso il cane.
  • Contattare le associazioni animaliste presenti sul territorio, lasciare il recapito e una descrizione dettagliata del cane.

Per maggiori informazioni contattare l' ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali).

La riproduzione responsabile

La riproduzione di un cane è una scelta del proprietario. La prima cucciolata o la prima monta non sono indispensabili per il benessere fisico e psichico del cane. Se desideriamo che il nostro cane si riproduca, dobbiamo farlo con responsabilità . Occorre consultare il proprio veterinario, verificare robustezza fisica e docilità  di carattere della coppia prescelta, seguire la gravidanza, il parto e la salute dei piccoli. E' necessario iscrivere i cuccioli all'anagrafe canina mediante l'inserimento del microchip. Ogni volta che se ne cede uno, bisogna provvedere al passaggio di proprietà.

La sterilizzazione: tanti pregiudizi, quanti vantaggi

L'intervento chirurgico, se effettuato prima della maturità  sessuale (6 mesi circa), riduce drasticamente l'incidenza dei tumori e previene l'insorgenza di patologie a carico dell'apparato riproduttore maschile e femminile.

Con la sterilizzazione l'animale diviene, in genere, più docile e mansueto, meno incline al vagabondaggio. " cane sterilizzato non perde l'attitudine alla guardia e alla caccia e, se lo si nutre in modo corretto e svolge un' adeguata attività  fisica, non ingrassa.

Quando i cani vanno in calore.

L'istinto riproduttore e molto forte, i proprietari dei cani maschi devono stare in allerta se nel raggio di qualche chilometro si aggira una femmina in calore.

Il cane potrà  tentare la fuga, perdersi, rimanere investito o procurare incidenti e gli eventuali danni sono tutti a carico del proprietario. Potrà ferirsi gravemente, addirittura morire, durante le risse furiose che avvengono tra i cani che seguono la stessa femmina. Le femmine sono in estro ogni sei mesi, anche loro possono tentare la fuga per raggiungere i maschi.

Il proprietario consapevole ovvero il capobranco.

Per andare d'accordo con il nostro cane dobbiamo impararne il linguaggio, comprenderne i comportamenti. Un cane è sereno quando riconosce nel proprietario il suo leader: il capobranco. Un cane è irrequieto quando si sente lui stesso capobranco. Quando siamo in difficoltà ad educare il nostro cane, è preferibile rivolgerei ad un veterinario comportamentista o chiedere aiuto ad un serio educatore cinofilo.

COMPORTARSI DA CAPOBRANCO:

  • Il capobranco non saluta per primo!
    Quando incontriamo il nostro cane, non dobbiamo subito guardarlo e salutarlo, per 5 minuti dobbiamo evitare il suo sguardo, poi possiamo chiamarlo e concedergli attenzione.
  • Il capobranco mangia prima di tutti!
    Porgeremo al nostro cane la sua ciotola di cibo dopo che questi ci avrà  visto mangiare, gliela toglieremo dopo un tempo stabilito, l'accesso al cibo deve rimanere una prerogativa del capobranco.
  • Il capobranco decide!
    Il cane può dare l'allarme, ma non gli spetta nessuna iniziativa, deve attendere le nostre richieste: questa è la legge del branco.
  • Il capobranco organizza!
    La passeggiata per un cane è una partita di caccia, con o senza guinzaglio il cane ci deve guardare, seguire e ritornare, ne va del nostro prestigio di capobranco.

Argomenti relativi a Prendere un cane:

Regole base
Consigli per una serena 'vita da cani' ... .... se il cane vive in campagna Purtroppo è ancora frequente legare i cani alla catena. Affinchè la catena non diventi uno strumento di tortura, deve essere lunga, dotata di moschettoni ...

Risorse online correlate ai cani:




.

.